Con Determinazione del Dirigente Sezione Competitività dei Sistemi Produttivi del 20 Luglio 2016 n° 1498 è stata apportata la terza ulteriore modifica all’Avviso per l’erogazione di “Aiuti agli investimenti delle piccole e medie imprese” (Titolo II – Capo III).
Nello specifico, con riferimento alle categorie di imprese che realizzano programmi di investimento nel settore del commercio, possono presentare domanda a valere sul Titolo II – Capo III:
- gli esercizi commerciali di vendita al dettaglio ed all’ingrosso classificati M3. medie strutture attrattive con superficie di vendita da 1501 a 2500 mq.
Inoltre, sono ammissibili gli investimenti riguardanti i servizi di cui alla “Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007” con codice “38.21.01 Produzione di Compost”. Esclusivamente con riferimento ai progetti ricadenti nell’ambito della sottocategoria 38.21.01 “Produzione di compost”, le istanze di ammissione a finanziamento devono essere corredate da un atto unilaterale d’obbligo ad assicurare prioritariamente il fabbisogno dei Comuni Pugliesi, precisando che tale documentazione costituisce condizione necessaria alla positiva valutazione istruttoria delle domande.
Sono stati dichiarati ammissibili anche gli investimenti riguardanti i seguenti servizi ospedalieri e servizi di assistenza sociale residenziale di cui alla “Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007”: la sottocategoria “86.10.10 Ospedali e case di cura generici”, “86.10.20 Ospedali e case di cura specialistici”, “87.10.00 Strutture di assistenza infermieristica residenziale per anziani”, “87.20.00 Strutture di assistenza residenziale per persone affette da ritardi mentali, disturbi mentali o che abusano di sostanze stupefacenti”, “87.30.00 Strutture di assistenza residenziale per anziani e disabili” e “87.90.00 Altre strutture di assistenza sociale residenziale”.
Con riferimento all’eventuale acquisto dell’immobile si precisa che, in caso di acquisto/realizzazione di immobile per trasferimento sede (o per apertura di una nuova unità locale che andrà ad aggiungersi a quella preesistente), occorre fornire copia registrata del titolo di disponibilità della vecchia sede operativa. Laddove la vecchia sede sia di proprietà, occorre fornire anche:
• Dichiarazione sostitutiva di atto notorio (DSAN) che attesti che la destinazione della vecchia sede sarà mantenuta per i cinque anni successivi al completamento dell’investimento;
• Dichiarazione sostitutiva di atto notorio (DSAN) riportante una descrizione del ciclo produttivo dell’impresa evidenziando, nel dettaglio, l’utilizzo della vecchia sede.
Qualora la vecchia sede sia di proprietà ma non verrà reimpiegata all’interno del ciclo produttivo dell’impresa e/o non verrà mantenuta per i cinque anni successivi alla data di completamento dell’investimento, occorrerà fornire una perizia giurata di un tecnico abilitato iscritto all’albo (Geom., Arch. o Ing.), all’interno della quale lo stesso tecnico deve riportare il valore del vecchio immobile ed il valore del suolo su cui il vecchio immobile insiste. Il tutto, al fine di ammettere il costo per l’acquisto/costruzione della nuova unità immobiliare al netto del valore del vecchio immobile non impiegato nel ciclo produttivo.
Inoltre, non sono ammissibili le spese riferite alle attrezzature per “allestimento show room” in quanto si tratta di scorte di magazzino e, quindi, di beni che l’impresa potrebbe vendere e non sono comunque ammissibili spese di acquisto/costruzione/ristrutturazione di aree di immobili non funzionali e non utilizzate dall’impresa per l’esercizio dell’attività ammissibile oggetto di richiesta di agevolazioni.
Con riferimento alla documentazione a corredo della domanda di erogazione del contributo deve essere prodotta una dichiarazione sostitutiva di atto notorio su presenza rapporti di parentela, art. 2359 c.c. (nel caso di acquisto di immobile) e/o software (nel caso di acquisto dello stesso). Ed inoltre nell’elenco riepilogativo delle spese deve essere indicata per ogni tipologia di spesa la Data atto giuridicamente vincolante e in fase di rendicontazione devono essere prodotti i relativi atti giuridicamente vincolanti (conferme ordine, preventivi controfirmati per accettazione, contratti di appalto, lettere di incarico professionale, ecc.).
Puglia Sviluppo S.p.A., ricevuta la Richiesta di Erogazione trasmessa telematicamente dal soggetto accreditato/soggetto finanziatore corredata della documentazione indicata nell’Avviso, procede ad effettuare l’istruttoria tecnica così come previsto dal Regolamento.
Infine, alla data di richiesta di erogazione del contributo l’impresa, oltre ad aver concluso l’investimento, deve dimostrare il pieno funzionamento dell’attività con particolare riferimento alla nuova unità produttiva oggetto di agevolazione, fornendo la relativa documentazione (a titolo esemplificativo autorizzazioni/comunicazione necessarie all’esercizio dell’attività, agibilità, documentazione fotografica, etc.).