Le imprese di piccola dimensione e le microimprese che operano nei settori dell’Artigianato, del Commercio e del Manufatturiero rappresentano oltre il 95% del totale delle imprese pugliesi. Di fondamentale importanza è pertanto il sostegno economico e finanziario verso questa tipologia di imprese che fanno da traino con i loro investimenti e la conseguente creazione di nuovi posti di lavoro all’economia regionale pugliese. Da diversi anni queste realtà incontrano notevoli difficoltà nell’accesso al credito. Infatti, la riduzione dei finanziamenti bancari e l’allungamento del ciclo monetario del capitale circolante hanno rappresentato il principale fattore frenante per lo sviluppo di nuovi investimenti. Un notevole contributo è stato dato a tal proposito con l’emanazione nel 2009 del bando “Aiuti agli investimenti alle micro e piccole imprese” denominato “TITOLO II”, il quale è giunto a scadenza in data 30 giugno 2014.
Con REGOLAMENTO REGIONALE n. 17 del 30 settembre 2014, pubblicato BURP ‐ n. 139 suppl. del 06‐10‐2014 è stato introdotto il Regolamento regionale della Puglia per gli aiuti in esenzione. In particolare il Capo III del presente Regolamento prevede gli AIUTI AGLI INVESTIMENTI DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE che riprende in modo sostanziale le linee guida del vecchio bando “Titolo II” per il finanziamento di aziende operative, regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle Imprese, con riferimento a interventi in unità locali ubicate nel territorio della Regione Puglia.
L’agevolazione è rappresentata da un contributo in conto impianti determinato sul montantedegli interessi di un mutuo concesso dalla Banca per i primi 5 o 7 anni di investimento (a seconda della tipologia d’intervento), ed un contributo aggiuntivo in conto impianti rappresentato dal 20% a fondo perduto sull’acquisto di attrezzature e macchinari nuovi di fabbrica.
Nello specifico:
Gli aiuti a finalità regionale sono volti a promuovere:
a) la realizzazione di nuove unità produttive;
b) l’ampliamento di unità produttive esistenti;
c) la diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente;
d) un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.
Tipologie di investimento ammissibili
Sono ammissibili alle agevolazioni gli investimenti in “attivi materiali” che riguardano spese di importo minimo pari a euro 30.000.
Spese ammissibili
Sono ammissibili le spese per:
a. acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il limite del 10% dell’importo dell’investimento in attivi materiali;
b. opere murarie e assimilabili;
c. acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività di rappresentanza, nonché i mezzi mobili strettamente necessari al ciclo di produzione o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti, purché dimensionati all’effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni (per il settore dei trasporti sono escluse le spese relative all’acquisto di materiale di trasporto e l’acquisto di automezzi è ammissibile esclusivamente nel caso di imprese di trasporto persone);
d. Investimenti finalizzati al miglioramento delle misure di prevenzione dei rischi, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
- In caso di acquisto di un immobile, sono ammissibili esclusivamente i costi di acquisto da terzi, purché la transazione sia avvenuta a condizioni di mercato.
Forma e intensità delle agevolazioni concedibili: L’intensità di aiuto, calcolata in base ai costi ammissibili del progetto, non potrà superare il 35% per le medie imprese e il 45% per le piccole imprese.
- Il contributo in conto impianti sul montante degli interessi comprenderà l’eventuale preammortamento per una durata massima di 12 mesi per i finanziamenti destinati all’acquisto di macchinari e di attrezzature e di 24 mesi per i finanziamenti destinati all’ampliamento e/o all’ammodernamento dello stabilimento.
- Qualunque sia la maggior durata del contratto di finanziamento, il contributo in conto impianti sarà calcolato con riferimento ad una durata massima del finanziamento (al netto dell’eventuale periodo di preammortamento)
di:
a. sette anni per i finanziamenti destinati alla creazione, all’ampliamento e/o all’ammodernamento dello stabilimento;
b. cinque anni per i finanziamenti destinati all’acquisto di macchinari, attrezzature, brevetti e licenze.
- In relazione al contributo aggiuntivo in conto impianti sull’acquisto di attrezzature e macchianari esso non potrà essere superiore al 20% dell’investimento e all’importo massimo di 800.000 euro per le medie imprese e di 400.000 euro per le piccole imprese.
- Per le imprese che hanno conseguito il rating di legalità, l’importo massimo del contributo in conto impianti è elevato rispettivamente a 850.000 euro e a 450.000 euro.
Allo stato attuale si è in attesa della pubblicazione del bando da parte della Regione Puglia.